martedì 2 marzo 2010

Sono un fumetto

La realtà è che sono un fumetto. Più figo che nella realtà, ma questo è ovvio! E' un fumetto mica una foto :-) Sono andato a
controllare la mia collezione di Lando ma direi che non mi somiglia .. di faccia almeno. Comunque il merito è solodi Kerin: 
http://www.flickr.com/photos/enjoykerin/ (qui ci sono un po' di sue belle cose)

Una da tenere bene d'occhio è Paola, che magari non sa dove sta andando ma sa esattamente cosa dipingere nei suoi quadri. Vale la
pena di dare un'occhiata qui: http://www.isoladelcolore.it/Home.html


La Angie è in fase iperattiva e sarà venerdì su Radio 1 Rai, da quegli svitati di Demo e il 13 al Seven di Udine per Telefriuli. Ok non è la stessa cosa ma ....tutto fa brodo :-) In ogni caso le info sono su Rocknotes e qui: www.myspace.com/angelicalubian

La clip sui Bad Memory girata da Simone Vrech sarà pronta fra qualche settimana. Vedremo se sarà riuscito a farci sembrare credibili o almeno simpatici ... hahahahahhaha

Mi è stato chiesto di fare qualche pezzo venerdì sera a Tarcento ma ho declinato l'invito perchè in questo periodo la mia gola non è al massimo e non vorrei restare con le gomme a terra a metà serata, sabato con i Bad.

Barrent è in ritardo, come sempre. Per una trentina di minuti cerca di rianimare i suoi addominali, poi si accorge che l'orologio che controlla ogni tanto è fermo. Non si pettina, non si lava la faccia, si passa un dito sui denti, poi torna in bagno e si mette un po' di dopobarba. Cerca gli occhiali e non li trova. Sale in macchina e mette in moto. L'abitacolo si illumina quando la spia gialla della benzina annuncia la riserva. Partenza non brillante per una giornata telegrafica.

Barrent ha un'opinione piuttosto negativa su molte cose, ad esempio sulla gente. Pensa che la maggior parte di essa abbia poco da dire, da esprimere. Il grande fratello, Ballando sotto le stelle e il principedeimieistivali al Festival di Sanremo svolgono una funzione fondamentale: dare argomenti di conversazione a chi non saprebbe assolutamente di cosa parlare. Un tempo ha pensato che sarebbe stato giusto dare ad ogni persona uno spazio e le condizioni giuste per esprimersi. Li ha visti mettersi davanti ad un microfono, con una penna in mano davanti ad un foglio bianco, li ha fatti iscrivere ad un social network. Così ha capito che non è vero che la gente ha poco da dire. La maggior parte della gente non ha proprio niente da dire!

Nessun commento: