martedì 21 ottobre 2008

Chiodo scaccia chiodo

Metodo consigliato da tutti. Di nuovo su piazza. Addolorato. Contatto bloccato. Sms senza risposta. Silenzio. Prendo appunti. Sbaglio bene. Mi viene naturale. Il chiodo non lo voglio. Grazie

lunedì 20 ottobre 2008

Black Dog

La verità è che l'ho preso in biblioteca solo perchè in copertina c'è una Fender nera buttata su un prato. Ah si, è un libro. Si intitola Black Dog. Titolo originale: Piece of my Heart.... Ora, già ci sarebbe da discutere sul fatto stesso che qualcuno si permetta di cambiare titolo a un libro ma, se in qualche modo lo traduci in italiano (di solito con risultati pietosi), possiamo anche passarci sopra... Ma perchè cambiare un titolo in inglese con un altro titolo in inglese? Immagino che ci sia un omino che viene pagato un tot a titolo, perchè altrimenti non si spiega proprio! Che poi, Black Dog ci sta anche meglio eh! Insomma è un giallo. C'è un omicidio compiuto durante un festival rock, nel 1969, con relativa indagine. C'è un altro omicidio nel 2005 con relativa indagine condotta dal'ispettore Banks. Le due vicende vanno avanti parallelamente in un gioco di citazioni e ricostruzioni in cui spuntano i Led Zeppelin, Jimi Hendrix, Sid Barrett, Brian Jones ecc... E' scritto bene. Avvincente ed ironico. Beh a me è piaciuto. La band inventata, l'Inghilterra di fine anni '60, le reunion trent'anni dopo, i colpi di scena, l'ispettore un po' sfigato.. Ora che ho messo in pausa Jeffry Deaver e sto per digerire la Faranda potrei anche cominciare a leggermi un po' di roba di questo Robinson. "Le persone sono in grado di compiere atti stupefacenti, alcuni dei quali sono omicidi." Meglio canzoni va'!

domenica 19 ottobre 2008

Prigione domestica

Ho dieci anni. E' una bella giornata soleggiata ma non saprei dire di che mese, forse aprile, forse settembre. Mia nonna è in casa che fa il sonnellino pomeridiano. Guardo i gatti e non parlo. Non parlano nemmeno loro. Osservo le formiche. Nella mia testa suona una musica che non ho mai sentito prima. No so dire se sono felice o triste. Temo nessuna delle due cose. La solita via di mezzo. Le lancette non si muovono, le ombre non si spostano, nessun rumore qui dentro la palla di vetro. E' un sogno che faccio da tutta la vita. Magari non è un sogno. Sono fermo in un cortile ed ho per sempre dieci anni. Sogno. Incubo. Qualcuno bussa sul vetro ma non voglio nemmeno sapere chi è. Non mi sposterò da qui. Il sole mi illude sempre. Non ho bisogno di parole. Solo musica. Al massimo parole in musica. Ora si alza il vento. Mi spettina i ricordi. Fa muovere le foglie. Mi fa rabbrividire. Prima o poi il vento arriva sempre qui. Mi chiede di scegliere. Posso farmi trasportare come una foglia. Posso oppormi testardamente e procedere in senso opposto. Posso anche stare fermo. Certo. Posso rimandare la mia partenza e continuare a guardare il mondo attraverso queste sbarre. Posso.